“ Sul viso, un altro viso, diverso dal proprio, mitico o simbolico,
caricaturale o grottesco. E così le sembianze originarie sono can-
cellate per lasciare il posto a un’altra faccia, affidando a questa il
compito di fissare i toni, i gesti, le sfumature psicologiche del per-
sonaggio. Perché è questo che un attore chiede ad una maschera.
Ma può accadere che quell’altra faccia, presa in prestito da una
idea di stilizzazione, diventi più autentica del volto vero di chi la
indossa, viva di una vita propria, autonoma.”
Titti Marrone
“ Versatile, estroverso, Aldo di Mauro riesce nel corso di un suo
spettacolo, come un novello Fregoli, ad assumere decine di volti
e caratterizzare decine di personaggi ciascuno con il suo carico
di ironia, di amarezze e non di rado di delicata tristezza”
Sergio Califano
“Bombetta, occhiali, bastone, tutto vestito di nero, i suoi modelli
sono Ridolini, Charlot, Harold Lloyd, perché no? Patroni Griffi.
Aldo di Mauro ci trascina, per due ore, in una esilarante, tragica
discesa agli inferi, che è la nostra società, chiusa nel suo castello
di contraddizioni, stupidità, piccole miserie, conformismi.”
Maurizio Sibilio
“Aldo di Mauro è un acuto umorista capace di abbandonare il riso
beffardo per dare ampio spazio alla riflessione attraverso i suoi per-
sonaggi, siano essi reali o surreali”
Mariagrazia Poggiagliolmi
“Una performance in cui l’artista-intellettuale regala al pubblico
due ore di autentico divertimento, disegnando sulla scena perso-
naggi reali o assurdi ma, come al solito, con una ironia che non
trascura le rispettive inquietudini esistenziali; ed è proprio in
ciò che si caratterizza il suo teatro.”
Giuseppe Errichiello
“ La comicità scaturisce dai testi ma anche dalla mimica di Aldo
di Mauro che, con la sua grande bravura, provoca il divertimento
del pubblico e rende leggero ed accettabile quel che di amaro c’è
nei mali esibiti e sciorinati in forma burlesca in palcoscenico che
diventa così specchio di vita.”
Elvira Garbato
“Egli sorride e ironizza su tutto e tuttavia non tralascia di cogliere
la drammaticità di angosce esistenziali.”
Carmelo Pittari
“Non avevo assistito a nessuna prova d’arte di Aldo di Mauro,
autore ed attore; avevo letto della sua bravura, ma devo dire che
è “di più” e sulle tavole del palcoscenico lascia l’impronta.
Mentre cantava, vestito da clown, mi sono ricordata di un bel-
lissimo spettacolo all’Olimpia di Parigi, rappresentazione che
ancora ha luci nella mia memoria…Penso che quello sia il suo
teatro.”
Maria Orsini Natale
“ Chi conosce il suo Teatro di sicuro si aspetta la provocante
iterazione col pubblico che da sempre è parte immancabile dei
suoi spettacoli.
Ma Aldo di Mauro non si ferma soltanto all’arte della recita-
zione. Da anni al talento d’attore alterna quello di scrittore e
poeta raffinato. ‘Tracce di vita’, raccolta di poesie edita da
Pironti, che si avvale di una esaustiva prefazione di Mimmo
Liguoro, dipinge a perfezione la simbiosi tra il filosofo e
l’attore tragicomico. Ridere e riflettere al tempo stesso, proprio
come il suo teatro.”
sar.sco
“Non a caso l’attore esordisce interpretando il dramma del clown
che ‘piange quando ride e ride quando piange’. Un gioco di paro-
le, un controsenso capace di mostrare le infinite contraddizioni
dell’uomo.”
Maria Pirro
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